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MONTI SIBILLINI – CANYON DELLE LAME ROSSE
Facile escursione per arrivare a toccare con mano le formazioni rocciose del canyon delle Lame Rosse, il più suggestivo dei Monti Sibillini, con i suoi pinnacoli che al tramonto si infiammano e, perché no, per rilassarsi al ritorno passeggiando brevemente lungo le sponde del cristallino lago di Fiastra.
ANELLO DI GAVELLI
L’area del monte Coscerno, alle cui falde sorge il paesino di Gavelli, è una zona ricca di fauna e non è raro imbattersi nell’aquila che volteggia sopra le nostre teste o vedere i tritoni nuotare nell’omonimo laghetto. La camminata, adatta a chi ha un minimo allenamento, porta a scoprire panorami suggestivi fin oltre i Monti Sibillini e angoli nascosti ma ricchissimi di natura.
ANELLO DEL MONTE VELETTA
Nonostante le ferite del terremoto, Castelluccio non è mai stato abbandonato e la forza e l’amore dei suoi abitanti, resistenti come le stesse montagne, rimangono salde. Il facile percorso ci porterà ad ammirare dall’alto il paese e il suo famoso Pian Grande e a perderci alla vista delle montagne magiche che, come dice il nome stesso, sono il regno incontrastato della Maga Sibilla.
LA FIORITURA DI CASTELLUCCIO
Famosa ovunque, la fioritura dei Piani di Castelluccio è un concerto di colori disposti in forme geometriche che, nei mesi di giugno e fino a metà luglio, dipinge questa zona come nessun altro luogo. Ci addentreremo per viottoli e tratturi, scegliendo di volta in volta il sentiero migliore per ammirare da vicino lo spettacolo, abbracciati tra Castelluccio e il Monte Redentore.
MONTESANTO E LA CASCATA DE LE ROTE
A volte basta davvero poco per arrivare a scoprire dei luoghi che sono vicini ma spesso ignorati, seppur suggestivi. Montesanto è uno di questi. Borgo fortificato, conserva ancora la cinta muraria che lo rende riconoscibile da lontano. Il percorso, adatto a chi possieda un minimo allenamento su sentieri, ci porterà ad attraversare il borgo per poi ridiscendere seguendo (e attraversando) il torrente Le Rote, che più a valle, quasi ad anello completato, forma le omonime cascate di travertino.
MONTE MURLO E CASALE SALIERE
Il preappennino è spesso ignorato, mentre invece i suoi sentieri riservano spesso sorprese. Non lontano da Visso, il paese di Fematre ospita una chiesa (attualmente inagibile) che viene definita “la Cappella Sistina degli appennini” per la qualità dei suoi affreschi. Fematre è punto di partenza della nostra escursione, un piccolo anello che ci condurrà alle falde del Monte Fema, presso cui sorge una Riserva Naturale Integrale, per poi fermarci a fare merenda ad un antico casale di pastori appena riaperto e chiudere così il giro in uno dei posti a torto meno conosciuti della Valnerina.
IL BORGO ABBANDONATO DI SENSATI
Camminata facile ma con dislivello che ci condurrà a scoprire il borgo di Sensati, piccolo paesino appollaiato su un bellissimo balcone naturale affacciato sulla media Valnerina. Il percorso si snoda lungo uno storico sentiero (il “Sentiero di Pio IX) e si affaccia su una suggestiva forra, intercettando in un punto una deliziosa cascata di acqua purissima. Al ritorno è anche possibile fermarsi al paese di Pontuglia ed ammirare da vicino il mulino a grano ed olio di epoca medievale.
RASIGLIA E PALE
Il borgo di Rasiglia non ha bisogno di presentazioni…Definito la “piccola Venezia dell’Umbria” è interamente costruito su sorgenti che sono state nei secoli sfruttate sia nei mulni, per macinare i cereali, sia per lavare la lana che poi veniva tessuta in telai, tradizione che permane tutt’oggi. Pale, poco lontano, è un luogo famoso per il suo eremo medievale scolpito nella roccia viva a cui si accede inerpicandosi per sentiero e per le sue cascate, continuazione del torrente di Rasiglia, che formano giochi di acqua e creano un microhabitat particolare e unico nella zona.
IL SENTIERO DEGLI ULIVI
L’Umbria è regione di olivi. E l’olivo trova la sua massima espressione lungo il percorso chiamato appunto “Sentiero degli Ulivi”, che dal borgo di Trevi porta fino a Spoleto. Il percorso attraversa, su carrarecce e strade, interi pendii argentati, a volo d’uccello sopra la sottostante Valle Umbra e passa attraverso paesi cinti da mura medievali di ineguagliabile bellezza. La camminata, adatta a tutti, è una traversata, che tocca più paesi tutti accomunati dalla ricchezza del loro “oro verde”.